ESSERE SANTI COME LUI E' SANTO

ESSERE SANTI COME LUI E' SANTO
La Madonna di Medjugorie, messaggio del 18 aprile 1984 al gruppo di preghiera
Sarò molto contenta se vi rivolgerete a me, quale vostra madre di bontà, d’amore e di misericordia, con questa preghiera: “Madre mia, madre di bontà, d’amore e di misericordia, ti amo con tutto il cuore e mi offro a te. Per mezzo della tua bontà, del tuo amore e della tua misericordia salvami. Io voglio appartenere a te. Ti amo tanto e desidero che tu mi custodisca. Dal profondo del mio cuore, O Madre di bontà, ti prego: dammi la tua bontà affinché con essa io possa meritare il cielo. Ti prego per il tuo immenso amore: concedimi di amare ogni uomo come Tu hai amato Gesù. Ti chiedo anche la grazia di essere palpitante d’amore verso di te. Io mi affido a Te completamente e desidero che tu sia accanto a me in ogni mio passo, perché tu sei piena di grazia e vorrei non dimenticarmene mai. Ma se un giorno io perdessi la grazia, ti prego di donarmela nuovamente. Amen.

martedì 20 aprile 2010

E' tempo di imparare ad amare, Te stesso e gli altri!

1. Sai relazionarti con i tuoi genitori con rispetto?
2. Cresci nell'autonomia reale da loro? Come in concreto?
3. Fortifica il tuo carattere divenendo persona capace di affermare idee, di portarle avanti, di confrontarle.

4. Rendilo morbido dove è spigoloso, forte dove è debole.
5. Impara ad avere una parola chiara nel tuo cuore e a esprimerla in ogni circostanza favorevole o avversa. Quella esprime la tua identità.
6. Cresci nella capacità di ascoltare gli altri in profondità, partendo dall'ascolto delle parole alla scoperta dei segni non verbali.
7. Sai correggere gli altri con dolcezza?
8. Impara a stare con tutti, anche con chi non ti gratifica immediatamente, chi non la pensa come te, chi è diverso; imparerai ad accettare la diversità.
9. Fortifica la tua capacità di pensare diversamente da te stesso, di osservare il punto di vista dell'altro, di non vedere tutto legato solo esclusivamente a te stesso. Scaccia egoismo ed egocentrismo!!
10. Cresci nella capacità di sacrificarti fisicamente, scacciando la svogliatezza, la mollezza, gli agi e divenendo capace di donare un po’ dei tuoi muscoli, del tuo tempo, dei tuoi talenti per fare il bene di qualcun altro; svegliati presto, resisti al sonno, alla fatica, alla fame, al caldo o al freddo, non lamentarti per ogni sciocchezza; usa per questo l'attività fisica, lo sport, l'allenamento, la costanza.

11. Renditi capace di prenderti cura di te, della tua persona, delle cose che ti piacciono, degli obiettivi che ti sei prefissato di raggiungere.
12. Raffina e coltiva i tuoi gusti, così scoprirai i tuoi talenti, i tuoi limiti e come puoi realizzarti.
13. Approfondisci la capacità di leggere dentro te stesso.

14. Dedica tempo a capire le emozioni, i pensieri, le riflessioni; non crescere zucca vuota, non credere a tutto quello che ti si dice, ogni albero produce i suoi frutti secondo la sua specie.
15. Ama il silenzio.
16. Allenati nelle relazioni con gli altri; cresci nella pazienza, nel lasciare la libertà agli altri, nel donare fiducia, nel saper gratificare gli altri e notare il loro valore.

17. Impara a parlare bene, Coltiva le buone maniere; verifica che l'altro ti abbia compreso; impara a concordare, a mediare, a accordarsi. Non tenerti tutto dentro.
18. Impara l'arte dell'empatia e della gentilezza, impara a metterti nei panni degli altri e a donare per primo ciò che tu vorresti ricevere…

19. Metti nel mondo ciò che manca perchè sia migliore di come lo hai trovato.
20. Inpara a dire mi dispiace e grazie!

fonte http://www.turriseburnea.it/amore/amore_16_anni.htm

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dalla Bibbia CEI 1974


Genesi



Capitolo 2
 Origine del Sabato


1 Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. 2 Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. 3 Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. 4a Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati. 4b Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, 5 nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata - perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo 6 e faceva salire dalla terra l`acqua dei canali per irrigare tutto il suolo -; 7 allora il Signore Dio plasmò l`uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l`uomo divenne un essere vivente.
L`uomo nel paradiso terrestre. - 8 Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l`uomo che aveva plasmato. 9 Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l`albero della vita in mezzo al giardino e l`albero della conoscenza del bene e del male. 10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. 11 Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avìla, dove c`è l`oro 12 e l`oro di quella terra è fine; qui c`è anche la resina odorosa e la pietra d`ònice. 13 Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre intorno a tutto il paese d`Etiopia. 14 Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad oriente di Assur. Il quarto fiume è l`Eufrate. 15 Il Signore Dio prese l`uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. 16 Il Signore Dio diede questo comando all`uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, 17 ma dell`albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti".
Creazione della donna. - 18 E il Signore Dio disse: "Non è bene che l`uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile". 19 Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all`uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l`uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. 20 Così l`uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l`uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. 21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull`uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all`uomo, una donna e la condusse all`uomo. 23 Allora l`uomo disse: "Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall`uomo è stata tolta". 24 Per questo l`uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. 25 Ora tutti e due erano nudi, l`uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.