ESSERE SANTI COME LUI E' SANTO

ESSERE SANTI COME LUI E' SANTO
La Madonna di Medjugorie, messaggio del 18 aprile 1984 al gruppo di preghiera
Sarò molto contenta se vi rivolgerete a me, quale vostra madre di bontà, d’amore e di misericordia, con questa preghiera: “Madre mia, madre di bontà, d’amore e di misericordia, ti amo con tutto il cuore e mi offro a te. Per mezzo della tua bontà, del tuo amore e della tua misericordia salvami. Io voglio appartenere a te. Ti amo tanto e desidero che tu mi custodisca. Dal profondo del mio cuore, O Madre di bontà, ti prego: dammi la tua bontà affinché con essa io possa meritare il cielo. Ti prego per il tuo immenso amore: concedimi di amare ogni uomo come Tu hai amato Gesù. Ti chiedo anche la grazia di essere palpitante d’amore verso di te. Io mi affido a Te completamente e desidero che tu sia accanto a me in ogni mio passo, perché tu sei piena di grazia e vorrei non dimenticarmene mai. Ma se un giorno io perdessi la grazia, ti prego di donarmela nuovamente. Amen.

sabato 4 ottobre 2014

Don Bosco e la preghiera per trovare il mezzo dove soddisfare la propria vocazione religiosa

Era il 30 agosto 1859 giorno di S. Rosa mio onomastico. Mia madre sempre intenta al mio bene per rallegrarmi, fra le altre cose mi aveva regalato una bella statuetta di Maria Immacolata e poi circa le ore nove mi condusse da D. Bosco ove ci trattenemmo un poco. D. Bosco ci promise di venire alle 6 a pranzo da noi, e tenne la sua parola. Durante il pranzo m'indirizzò semplici auguri riguardanti la mia salute. Dopo il pranzo lo pregai di venir meco nella mia camera. Sopra una mia cantoniera aveva deposto la statuetta della Madonna e pregai D. Bosco a benedirla ed a supplicarla per me di una grazia speciale, senza spiegarmi di più. Era la grazia di trovare il mezzo onde soddisfare la mia vocazione religiosa.
                D. Bosco giunse le mani e diritto davanti all'immagine di Maria, in silenzio, fece sulla statua il segno della santa croce e poi pregò ancora; infine senza scomporsi dal suo pio atteggiamento e sempre guardando la statuetta disse: - O Vergine SS. Immacolata, benedite e consolate la Rosina, che io vedo vestita di bianco.

                - Ma D. Bosco, l'interruppi, io non sono vestita di bianco, anzi non mi piace vestirmi di tal colore; (io aveva allora 19 anni) sono le bambine che si vestono di bianco, ma alla mia età non conviene (e nel mio cuore sentiva certa ripugnanza di farmi Domenicana appunto per l'abito).

                Allora D. Bosco replicò:

                - Sì, la Rosina vestita di bianco - e ripeteva con accento profetico le medesime parole, quando la voce di mio padre lo chiamò in sala per prendere il caffè.

                Due anni dopo cioè il 16 agosto del 1861 il Signore mi apriva [263] la porta dell'Istituto delle Maestre suore Domenicane in Mondovì Carassone e la Vergine Immacolata esaudiva in pari tempo i desiderii del mio cuore e la preghiera di D. Bosco, realizzando chiaramente la profetica sua parola.

                Ma ciò non è tutto. Da parecchi anni mi trovava a Mondovì e le cose andavano assai bene, quando il demonio venne a mettere col disordine in sussulto anche la nostra cara comunità di Mondovì Carassone e la conseguenza di questo fu la perdita di un bel numero di allieve. In tale frangente la nostra buona Madre Manfredini mi suggerì di scrivere a D. Bosco mandandogli un piccolo obolo e pregandolo di fare una novena per ottenere alla nostra Comunità un ritorno al pristino stato fiorente. Pochi giorni appresso D. Bosco rispose, come al suo solito, con parole di ringraziamento, di consiglio, d'incoraggiamento. Più di 20 allieve vennero quanto prima ad accrescere il nostro educandato, ogni disordine fu dolcemente represso e la calma, la gioia e la virtù ripresero fra noi il loro posto.
                Ecco, reverendissimo Sig. D. Rua, le mie memorie su D. Bosco schiette schiette come le ho nella mente.
Testimonianza di Rosina Pedemonte, da Memorie Biografiche di Don Bosco, vol. 6 link
               




O san Giovanni Bosco ripetete la carità che aveste per Rosina, le preghiere per la salute e per trovare il mezzo dove soddisfare la mia vocazione religiosa. Chiedete con me:

O Vergine SS. Immacolata, benedite e consolate ... Amen




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dalla Bibbia CEI 1974


Genesi



Capitolo 2
 Origine del Sabato


1 Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. 2 Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. 3 Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. 4a Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati. 4b Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, 5 nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata - perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo 6 e faceva salire dalla terra l`acqua dei canali per irrigare tutto il suolo -; 7 allora il Signore Dio plasmò l`uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l`uomo divenne un essere vivente.
L`uomo nel paradiso terrestre. - 8 Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l`uomo che aveva plasmato. 9 Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l`albero della vita in mezzo al giardino e l`albero della conoscenza del bene e del male. 10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. 11 Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avìla, dove c`è l`oro 12 e l`oro di quella terra è fine; qui c`è anche la resina odorosa e la pietra d`ònice. 13 Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre intorno a tutto il paese d`Etiopia. 14 Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad oriente di Assur. Il quarto fiume è l`Eufrate. 15 Il Signore Dio prese l`uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. 16 Il Signore Dio diede questo comando all`uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, 17 ma dell`albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti".
Creazione della donna. - 18 E il Signore Dio disse: "Non è bene che l`uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile". 19 Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all`uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l`uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. 20 Così l`uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l`uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. 21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull`uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all`uomo, una donna e la condusse all`uomo. 23 Allora l`uomo disse: "Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall`uomo è stata tolta". 24 Per questo l`uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. 25 Ora tutti e due erano nudi, l`uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.